Il rispetto per la pelle sensibile e per intollerabilità cutanee passa dalla scelta di accurati ingredienti e ponderate sostante all’interno di un particolare prodotto.
Il nickel è una di quelle sostanze non utilizzate. O meglio, utilizzate in quantità minime, secondo limiti legislativi.
Di seguito, descriveremo significati, caratteri e limitazioni in relazione a sostanze ed ingredienti limitati, fermandoci principalmente sul nickel.
NICKEL, COS’È?
Il nickel, o nichel, è un metallo color bianco-argento appartenente alla categoria dei metalli pesanti, al blocco del ferro.
Il nickel è un metallo duro, malleabile e duttili, diffuso in tantissimi elementi in natura, tra cui alcuni alimenti, vegetali, acqua ed oggetti di uso comune, ma solo in tracce nell’organismo umano.
La principale fonte di esposizione al nickel è il consumo orale, poiché esso si trova sia nel cibo che nell’acqua ed è presente come elemento contaminante per cause umane.
Nei cosmetici, il nickel non è considerato un ingrediente, ma una sostanza presente come impurezza, derivata da materie prime come i pigmenti e come residuo di lavorazione dei prodotti.
Il nickel è considerato il primo responsabile di reazioni allergiche da contatto. Per questo, nei cosmetici, è vietato assieme ai suoi composti.
Poiché questa impurezza non è eliminabile completamente, la normativa vigente ne ammette la presenza in tracce tecnicamente inevitabili.
NICKEL TESTED, COS’È ED IN COSA CONSISTE
“Nickel tested” è la dicitura testimone che mette in evidenza la sicurezza nell’utilizzo di quel determinato prodotto per coloro che soffrono di allergia al nickel.
Spesso, in alcuni cosmetici è possibile imbattersi nella dicitura “Nickel-free”. Ma è da considerarsi errata e scorretta.
Non esiste, infatti, un prodotto di questo tipo che possa ritenersi completamente privo del nickel.
Con le attuali tecnologie, però, è possibile porre particolare attenzione nella selezione degli ingredienti di partenza, verificare poi il prodotto, in modo che le tracce di nickel siano le più basse possibili.
Di conseguenza, realizzare prodotti definiti “nickel tested”. Ma come e, soprattutto, con che limitazioni?
NICKEL TESTED, NORMATIVA E LIMITAZIONI
La normativa cosmetica in vigore, ossia il Regolamento CE n° 1223/2009, inserisce il nickel ed i suoi derivati nell’allegato II (sostanze vietate per uso cosmetico).
Nello stesso regolamento, l’articolo 17 recita:
“Tracce di sostanze vietate […] La presenza involontaria di una quantità ridotta di una sostanza vietata, derivante da impurezze degli ingredienti naturali o sintetici, dal procedimento di fabbricazione, dall’immagazzinamento, dalla migrazione dall’imballaggio e che è tecnicamente inevitabile nonostante l’osservanza di buone pratiche di fabbricazione, è consentita …”.
Cosa significa? Che per le tracce tecnicamente inevitabili, quelle che possono essere presenti nei cosmetici, non vengono definiti dei limiti.
Ogni lotto di produzione di ogni prodotto è sottoposto ad un test che accerta il quantitativo di nickel, ovvero il cosiddetto “Nickel Test”.
Il quantitativo di nickel in un prodotto è ritenuto conforme solo se presenta un contenuto in tracce inferiore a 0,00001 %, ossia quantità 10 volte inferiore a quella considerata la soglia che determina reazione allergica in un soggetto sensibilizzato.
NICKEL, REAZIONE ALLERGICA PIÙ COMUNE
La dermatite allergica da contatto, la cosiddetta “DAC”, al nickel rappresenta la forma più comune di dermatite nei paesi occidentali industrializzati.
Ad essere colpiti in particolar modo sono la popolazione femminile ed alcune categorie professionali, quelle a stretto contatto con prodotti, oggetti e sostanze contenenti nickel.
Come curare la dermatite da contatto al nickel? La principale terapia è rappresentata dall’eliminazione del contatto con il suddetto metallo.
Da una parte, è noto che fenomeni di sensibilizzazione primaria possono essere provocati dal contatto con leghe metalliche e oggetti che contengono il nickel.
Dall’altra, è meno noto il rischio provocato dal contatto con prodotti che contengono nickel come contaminante.
Tra questi prodotti rientrano i cosmetici in generale e i prodotti di make up in particolare.