Nell’articolo che segue, vi forniamo istruzioni e norme di comportamento corrette per la cura della persona, focalizzandoci sull’igiene a letto e la detersione della cute da parte dell’OSS.
OSS: CHI È E CHE COSA FA
OSS è l’acronimo di Operatore socio-sanitario, ossia una figura professionale ausiliare, di supporto all’infermiere.
L’OSS ha il compito di assistere direttamente la persona non più autosufficiente o allettata, che necessita di aiuto parziale o totale.
Nello specifico, all’OSS è affidato il compito di svolgere attività che permettano alle persone di soddisfare i propri bisogni fondamentali.
L’obiettivo che si pone è l’autonomia e l’autodeterminazione della persona fragile, finalizzandone recupero, mantenimento e sviluppo del livello di benessere.
IGIENE A LETTO, COME ESEGUIRLA CORRETTAMENTE
- L’igiene del mattino:
L’attività dell’OSS inizia al mattino con l’alzata del paziente fragile, alla quale seguono cure igieniche molto approfondite, a cominciare con l’approccio verbale già al momento dell’entrata in stanza.
L’OSS ha il compito di salutare ed informare l’ospite su quanto ci si appresta a fare. Fondamentale è la salvaguardia della privacy e della dignità del paziente.
L’OSS deve tenere chiuse le persiane della finestra, nel caso in cui questa affacci sulla strada o su di un condominio. Tenere rigorosamente chiusa la porta della camera, dotata di una luce apposita che avvisa il paziente ed i parenti della presenza dell’operatore nella stanza.
La procedura, poi, prevedere che l’operatore deterga il viso e delle orecchie del paziente, proseguendo per collo, torace, ascelle e mani, tenendo conto della rimozione di eventuali indumenti, quali pigiami e canotterie, oppure di protezioni igieniche con cui l’ospite ha passato la notte.
Segue l’igiene intima con il bidet, con l’ausilio di una padella. L’OSS assiste l’ospite nel posizionamento su di un fianco, così da detergere la parte posteriore, ossia schiena, glutei e piedi.
Importante osservare e rilevare, durante l’igiene, eventuali rischi e danni all’apparato tegumentario, perlustrando attentamente la cute, verificando l’assenza di anomalia e variazioni. Terminata l’igiene, l’OSS si occupa della vestizione dell’ospite, a cui vanno fatti indossare abiti puliti.
OSS, ISPEZIONE DELL’APPARATO TEGUMENTARIO: PERCHÉ È IMPORTANTE
L’ispezione dettagliata della cute è fondamentale per la prevenzione delle piaghe da decubito, perché l’anziano, soprattutto quando allettato, è predisposto a questo tipo di queste lesioni. Il motivo? L’ipossia dei tessuti, causati dal contatto della pelle sulla superficie del letto.
Nel suddetto frangente l’OSS, oltre alla prevenzione, può contare sull’utilizzo di ausili sanitari:
- Materasso Anti Decubito (MAD)
- Cuscino Anti Decubito (CAD)
IGIENE, DETERSIONE QUOTIDIANA: COME E PERCHÉ
La detersione è un atto di igiene da compiere quotidianamente e più volte durante il giorno. L’obiettivo è quello di rimuovere dalla pelle, dalle pseudo mucose, dalle mucose e dai capelli, il materiale depositato, che può essere esogeno e/o endogeno:
- Materiale esogeno: proviene dalla contaminazione ambientale e si deposita sul e nel film idrolipidico, quindi la detersione deve, in maniera obbligatoria, eliminare anche parte della prima barriera protettiva della pelle.
- Materiale endogeno: rappresentato dai detriti tessutali e dalle secrezioni sebacee.
FILM IDROLIPIDICO, COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO
Il film idrolipidico, che letteralmente significa “sottile pellicola”, è lo strato protettivo naturale che riveste la pelle, con l’obiettivo di proteggerla da fattori esterni, ed è composto da acqua e lipidi.
Il film idrolipidico è essenziale per il mantenimento dell’omeostasi della pelle, perché determina ed influenza il livello di protezione e resistenza agli agenti aggressivi: il pH cutaneo, le proprietà plasto-elastiche della pelle e la sua idratazione.
Attenzione, però, perché il film idrolipidico può danneggiarsi con una detersione troppo aggressiva; deve quindi rispettare il film idrolipidico di protezione, con l’obiettivo di eliminare lo sporco in esubero.
IGIENE, I MODI PIÙ EFFICACI PER UNA MIGLIORE DETERSIONE
Le sostanze maggiormente suggerite per una migliore detersione devono rispettare il fattore naturale di idratazione, indicato con la sigla NMF, Natural Moisturizing Factor.
L’NMF, così come il film idrolipidico, determina una barriera chimico-fisica che provvede ad un’equa idratazione degli strati epiteliali superficiali, impedendo gli stimoli aggressivi di genere chimico e la diffusione di funghi e batteri.
Il sistema più in uso per la detersione del corpo contempla l’impiego di tensioattivi. Quindi un sistema di detergenza composto da tensioattivi ed acqua che, attraverso l’azione esercitata durante il lavaggio e grazie alle peculiarità tensioattivi stessi, consente una corretta pulizia della cute.
CURA DEL CORPO, PRODOTTI IN USO
2 sono i prodotti più in uso per la cura del corpo:
- Sapone tradizionale: è considerato un ottimo detergente ma, per l’elevato potere di lavaggio nel lungo periodo, è incline alla delipidizzazione della pelle in maniera smodata. Un sapone tradizionale è in grado di alterare il pH della pelle. E reiterane l’uso può comportare pregevoli cambiamenti del pH cutaneo ed un’importante rimozione del film idrolipidico.
- Spugnette detergenti di sapone o non sapone: è un sistema di pulizia introdotto dalla comunità professionale per annullare il bisogno di catino, detergente saponoso, acqua e teli, con l’obiettivo di limare le tempistiche di igiene del paziente. In campo sanitario, sono stati sperimentati per cassare la potenziale contaminazione durante l’igiene, causata da catini contaminati, lavandini sporchi ed acqua corrente della struttura.
Gli ultimi studi, però hanno rilevato l’utilità di prodotti cosiddetti “completi” – 2 in 1 corpo-capelli – che:
- Detergono delicatamente e senza irritare.
- Si risciacquano con semplicità.
- Sono segnatamente consigliati per la cura della pelle fragile e delicata della persona anziana.
- Leniscono pruriti del cuoio cappelluto.
Diversi studi evidenziano, poi, l’importanza di investigare su metodi alternativi, con l’obiettivo di ridurre il bacino di contaminazione nosocomiale, come spugnette o salviette monouso, utilizzate in particolare per l’incontinenza ed il bagno a letto.